lunedì 6 dicembre 2010

You Will Meet a Tall Dark Stranger

 
Avrei voluto scrivere questo post con uno spirito diverso, e invece mi ritrovo un pò delusa da questo ultimo film scritto e diretto dal caro vecchio Woody Allen. A dir la verità ero rimasta anche delusa dal precedente film, Basta Che Funzioni, ma in quest'ultima pellicola ho solo ritrovato tanti elementi riciclati dai precedenti film.
Nella cornice della città musa ispiratrice di Woody, Londra, scorrono le vite di Alfie (Anthony Hopkins) che si ritrova in inoltrata crisi di mezza età, e per ritrovare il suo spirito giovine ancora in pieno vigore decide di sposare una giovanissima e svampita "attrice" dalla voce veramente molto irritante, che in realtà svolge tutt'altro lavoro...(avete capito no?!), Alfie divorzia dalla sua ex moglie, Helena, che anch'essa in crisi esistenziale si affida nelle mani di una Guru per farsi guidare nelle giuste scelte da compiere. Loro hanno una figlia, Sally (Naomi Watts) sposata con Roy ( il sosia di Ridge di Beautiful, è identicooo). Sally trova lavoro come segretaria presso la galleria d'arte di un tipo, Greg (Antonio Banderas) mentre Roy, laureato in medicina, cerca disperatamente qualcuno che pubblichi il suo primo romanzo.
Questa trama non dice praticamente nulla di nuovo, sono temi triti e ritriti che Allen ha molto spesso introdotto nei suoi film ma con un suo stile peculiare ed inconfondibile. Invece questa volta, ahimè, non ho avuto per niente l'impressione di stare vedendo una pellicola di questo grande regista (che continuo a considerare tale). Non ho trovato un vero significato nella trama, il messaggio che, secondo me, ci vuole lanciare è il fatto che siamo totalmente accecati dall' Illusione. Nella nostra vita compiamo tantissime scelte, grandi o piccole che siano, ma quello che ci spinge a compierle è solo l'illusione che quello che vorremmo avere sia migliore di ciò che abbiamo avuto prima e a cui stiamo rinunciando per avere in cambio NULLA, solo una novità che è destinata a scadere anch'essa. Nel caso del film, Alfie divorzia da Helena perchè è illuso dall'idea che allontanandosi dalla sua attempata moglie possa tornare indietro di vent'anni, possa rivivere la sua sfiorita giovinezza. Anche il titolo stesso, l'utilizzo di un verbo futuro, ci suggerisce come nulla è dato per certo, non è scritto da nessuna parte che chiunque sia destinato ad incontrare il fatidico uomo dei propri sogni, sempre se esista, sempre se una volta incontrato sia proprio quello. Il cinismo di Allen mi affascina, è un pò l'idea che ho io della vita.
Nel mondo di Allen il "per sempre" non esiste. Ce lo ha proposto nei recenti Match Point e Vicky Cristina Barcelona, e ce lo continua a proporre. Però siamo un pò stanchi di questi non-finali che lasciano libera interpretazione allo spettatore, che non ti danno speranza di nulla. Anche in questo film è presente la voce fuori campo, che già all'inizio del film ci avverte che si tratta di una storia senza troppo significato, di cui "non rimane nulla" citando la stessa frase di Shakespeare posta all'inizio.
Voglio continuare a dare fiducia a questo grande Signore, e quindi attenderò il prossimo film che uscirà puntualmente il prossimo anno (Woody è famoso anche perché pubblica annualmente un film) il titolo sarà Midnight in Paris, già titolo di gran classe. Speriamo bene.

"L'uomo ha bisogno di illusioni come dell'aria che respira"

6 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. mah... bhè si era meglio,a mio avviso, un film maggiormente di contenuto. Visto lo spessore della sua persona,risulta tutto riduttivo e nauseante.

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  3. Devo ammettere che sono molto ignorante su Woody Allen, ma prima o poi ho intenzione di rimediare recuperando almeno i film più famosi. In realtà uno ce l'ho già, Io e Annie, però ancora non l'ho visto perché sto aspettando l'ispirazione giusta! :P

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  4. Io e Annie mi manca, così come tanti altri suoi film di vecchia data. Ma pian piano li recupero, come ho fatto con Polanski <3
    W. Allen non fa solo genere drammatico, ma lui è famosissimo soprattutto per le sue commedie londinesi dove le vite dei protagonisti si intrecciano, e io personalmente li amo!

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  5. A me l'ha consigliato quella ragazza, Laefe, che commenta spesso sul mio blog e che è molto appassionata di Woody Allen. Dice che è uno dei suoi migliori film. Speriamo mi piaccia anche se non conosco il genere!

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  6. Magari ti appassionerai :)
    Lui è uno dei miei registi preferiti in assoluto, anche se l'ho conosciuto tardi, ma come dicevo nel commento di prima, un giorno recupererò i suoi primissimi film. :)

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