giovedì 30 dicembre 2010

Burritos de verduras

  
Holaaa Amigos!!!!!

In realtà non sono così arzilla e cosciente, ma devo necessariamente svegliare i miei sensi con qualcosa di operativo altrimenti credo che per oggi nessuno avrà notizie di me, perché potrei dormire e svegliarmi esattamente domani alla stessa ora u.u 
Oggi volevo proporre un piatto culinario che ho preparato e che ho presentato ieri alla Cena Messicana che abbiamo organizzato, sì perché dopo il grandissimo successo della cena Giapponese di Settembre, stiamo organizzando serate culinarie a tema, dove ognuno sceglie a proprio piacimento una ricetta tipica del Paese, e la prepara cercando di attenersi quanto più possibile può alla ricetta originale! Ieri è stato tutto un grande successo, non mancava nulla!! C'era tutto ma proprio tutto a tema messicano, pure il dolce *_*
Ecco la mia ricetta (le foto sono a bassissima qualità, ma per il momento devo accontentarmi della fotocamera del cellulare dato che sono sprovvista di una macchinetta ç__ç)

Ingredienti:

le quantità sono semplicemente indicative, e dipendono dal numero di Burritos che si vogliono preparare.
  • Funghi Champignon (circa 8-9)
  • Pomodoro ramato (2-3 grossi e maturi)
  • Peperone rosso ( 1 e mezzo)
  • Insalata Iceberg (circa 5-6 foglie)
  • Cipolla bianca (mezza basta e avanza -.-' io ne avrei fatto decisamente a meno!)
  • Mais in scatola (1 scatola grande)
  • Fagioli borlotti lessi ( 2 scatoline piccole)
  • Zucchina (1)
  • Olio d'oliva (circa 5 cucchiai)
  • Sale e pepe (a piacimento)
  • Tortillas di farina (le potete trovare anche nei grandi supermercati tipo Coop o Auchan, oppure farle voi da soli ma io ho preferito andare sul sicuro e comprarle pronte!!)
Procedimento:

Preparate le verdure. Tagliate le zucchine a dadini e la cipolla a fettine oppure sottilissima (quasi trasparente XD) come ho fatto io! Pomodori a pezzetti e peperoni a fettine.


Le foglie di Iceberg alla julienne e i funghi a fettine. Dopodiché sgocciolate dall'acqua i fagioli borlotti e il mais.


In una padella abbastanza capiente e antiaderente mettete l'olio e fate rosolare la cipolla (senza farla bruciare però!) Dopo aggiungete in ordine: funghi, peperoni, zucchine, pomodori, l'insalata, i fagioli e il mais. Sale e pepe in base alle quantità che ritenete più opportune. (Io ci ho aggiunto anche del peperoncino).

 


Fate cuocere per circa 15-20 minuti. Nel frattempo prendete le tortillas di farina e le riscaldate in una padella di ghisa per pochissimo, circa 1 minuto a lato. Dopodiché con un cucchiaio posizionerete del condimento al centro della tortillas.

 

Personalmente ho preferito richiuderla a "mo' di Kebab", anche se la ricetta indicava di chiuderla a fagottino, ma non ci sono riuscita perché avevo paura che si potesse spezzare la base :S 
Olè! Ecco i miei Burritos verdurosi *Q* veramente buoni! Sono stata brava ^_^


Hasta la vista! :P

mercoledì 22 dicembre 2010

Tregua!


L'affanno di queste settimane sembra essere passato, Hallelujah! Adesso posso urlare pure io: sono in vacanzaaaa!!!! Non mi posso permettere di passare tanto tempo in assoluto sbivaccamento perché Gennaio è praticamente domani (o quasi XD), gli appelli universitari sono già belli in mostra sul sito e me lo ricordano pure tutti i calendari del 2011 che invadono le pareti di casa mia °_° oddio che ansiaaaa che mi fanno venire qua dentro!!
La questione "oddio-devo-ancora-fare-tutti-i-regali-di-Natale" è giunta al termine ieri con egregio successo ^_^ quest'anno ho dato molto spazio alla fantasia e direi che i regali più belli che ho acquistato sono: quello per L. (non se lo immaginerà mai XD) e alla mamma. Domani consegnerò a domicilio quello a L. sperando che rispetti la mezzanotte del 24 >.< e non come fa al solito suo!!! Uff...come devo fare con quella benedetta ragazza??? Speriamo di ricevere anche io qualche bel regalino :P per il momento conto sotto l'Albero tre regali *-* e non ho la più pallida idea di cosa siano u.u meglio così, adoro l'effetto sorpresa (come l'anno scorso quando mi sono ritrovata un netbook e non sapevo cosa dire, ero basìta :| ).

Iniziano le Vacanze Natalizie e con esse si riprende a leggere e si cerca di recuperare telefilm, film e quant'altro si ha di arretrato!!! La mia lista è interminabile, quella dei telefilm è la più lunga .___. ma ho già intenzione di riprendere in primis la terza stagione di Six Feet Under perché non posso più fare a meno del mio Michael C. Hall , dato che tra due puntate termino la quinta stagione di Dexter, e almeno me lo posso ben gustare sotto altre ed altrettando gradite vesti *lovelove David Fisher*. Per quando riguarda le letture sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, indi ragion per cui (amo quest'espressione XD) lunedì ho prelevato in Biblioteca un libro di un autore che pensavo non sarebbe mai entrato nel mio scaffale, sto parlando di Nicholas Sparks. Inaspettatamente il libro di sta prendendo, ma voglio arrivare almeno a metà per dare un giudizio sicuro. Sicuramente si tratta di un autore che sa il fatto suo, però è poco inusuale per me e per i miei gusti New Age XD (in queste circostanze siete pregati di compatirmi, calarmi la testa e dire: "si, certo, hai ragione, è come dici tu").
OMG, proprio in questo momento mentre leggevo incantata la pagina di Michael su Wiki mi è pervenuta una notizia sconcertante ç___ç Jennifer Carpenter (meglio conosciuta come Debra Morgan, sorella di Dexter) e Michael C. Hall hanno divorziato proprio in questi giorni T___T ma come??!! Perchéééé?? Ci sono rimasta male...damn. Che peccato...non sono durati neanche due anni! Non è che adesso spuntano voci indiscrete di una ipotetica relazione di Michael con Julia Stiles??? L'idea non mi dispiacerebbe affatto, anzi.. :P Ok basta gossip, e freno la mia fantasia XD
Alla prossima! Magari con qualche post più sensato ^^''

Mi mancherete insieme ç__ç siete così belli 

domenica 12 dicembre 2010

"Ma che cazzo ci fa un gabbiano in una città dove non c'è il mare?"




Da un folle e geniale spettacolo teatrale scritto da Alessandro Genovesi, ispirato a sua volta dal dramma Pirandelliano "Sei Personaggi in Cerca d' Autore" nasce questo spettacolare e bizzarro film di Gabriele Salvatores. In concomitanza con l'uscita del film, il testo di Genovesi è diventato un libro, che io mi fionderò a comprare, ovviamente ^^
Proprio in questo momento sto ascoltando per intero la colonna sonora composta in maggioranza dalle musiche soavi e leggere di un famoso duo folk americano: Simon & Garfunkel che hanno già fatto breccia nel mio cuore!
E' difficile esprimere a parole questo film, infatti credo che la mia recensione sarà molto coincisa, cercherò di trasformare in parole quello che mi ha suscitato, ma sarà veramente ardua perché non sono capace in questo. Comunque, troviamo un convincete Fabio De Luigi (di cui già nutrivo una forte simpatia e stima *-*) che interpreta Ezio uno scrittore un pò frustrato e svogliato che mette giù un racconto di due famiglie: una dell'alta società borghese milanese, e un'altra più comune, che si incontreranno a seguito di una vicenda che toccherà i rispettivi figli. Ezio si introdurrà nella vicenda che racconta, anche lui diventerà un suo personaggio, interpretando un pò stesso, e comparirà in maniera del tutto subdola, infatti ad un certo punto della storia viene da domandarsi "ma in tutto ciò, lui cosa c'entra?! XD" e invece avrà un ruolo chiave! I personaggi che Ezio realizzerà cominceranno ad interagire con lo scrittore stesso, e a dialogare con lui, e saranno proprio questi a suggerirgli come far andare avanti la storia, quali risvolti far prendere al racconto.



Tra le sue "creazioni" appare Lei, la Sua Donna, quella che tanto cercava. Si chiama Caterina (Valeria Bilello), ha ventisette anni, è una promettente pianista e ha i capelli rossi (♥), Caterina è depressa ed è ossessionata dal fatto che puzzi!! Sì, lei ha una bellissima pelle, dei bellissimi capelli, ma pensa che emetta degli orribili odori. Questo la tormenta, la porta addirittura a degli incubi ricorrenti in cui si ritrova su un tram e la gente la fissa perché non ha un buono odore, e allora lei vorrebbe scendere dal tram ma non ci riesce...ma si sa, gli incubi come i sogni sono solo proiezioni interne del proprio inconscio, delle proprie paure. In realtà quella di Caterina è solo una convinzione frutto della sua mente, perché agli occhi di Ezio, lei è perfetta. E mi viene da ricordare una delle scene più belle del film in cui Lei incantevole con un abito rosso, dopo la sua esibizione al piano del Nocturne n° 20 di Chopin esce dal teatro e spera che ci sia Lui ad attenderla, e dopo un pò dalla folla eccolo, con delle rose rosse e le dice -Brava!- e si baciano silenziosamente *_* Fantastico!



Il film scorre tranquillamente e allegramente,  non mi aspettavo di certo qualcosa di simile, pensavo fosse un film  di quelli "normali" in cui storia, personaggi e finali sono posti in maniera giusta ed ordinata. Invece ho trovato qualcosa di veramente inaspettato e originale, dove i personaggi si ribellano al suo autore, dove l'autore si innamora di una sua creazione e dove la stessa creazione altro non è che... E qui mi fermo perché non voglio spoilerare il finale :D 
Salvatores lo aggiungo a quell'elenco, ancora purtroppo misero, di registi italiani che arricchiscono il panorama cinematografico. 


Significativo questo video e le parole annesse:


Se non hai niente da fare e sai scrivere, scrivere è la cosa più bella del mondo. tutto quello che mi serve: un computer, salute, e la solitudine.
mancherebbe l'idea ma fa niente. [...] 
Questa mattina cercando tra le cose che mi sono rimaste ho trovato questo disco. Simon e Garfunkel, sì musica che non ascolta più nessuno, me compreso, però è l'unica musica che ho.
Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l'incubo che da un momento all'altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi, con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. 
Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l'angoscia di perdere il lavoro, ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi. Con la paura di perdere di perdere i treni, di non arrivare agli appuntamenti, paura che scoppi una bomba, paura di rimanere invalidi, di perdere un braccio, un occhio, un dente, un dito, un figlio, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima.
Paura dei terremoti, dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire, paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura che nostro figlio diventi omosessuale, di diventare omosessuali noi stessi, paura del vicino di casa, paura di non sapere cosa dire, di avere le mutande sporche in un momento importante. Paura delle donne, degli uomini, dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, di votare, di volare, paura della folla, di fallire, di cadere, di rubare, paura della gente. Paura degli altri.


mercoledì 8 dicembre 2010

“Quando un forestiero viene al Sud piange due volte: quando arriva e quando parte."


Cavolo da quanto tempo è che non andavo al cinema con i miei?? Almeno un anno o più! Ad ogni modo mia mamma è da mesi che voleva andare a vedere questo film e finalmente oggi è stata accontentata :P Sì perché lei non ama molto andare ai multisala, preferisce il buon vecchio e caro cinema di famiglia dove i film li trasmettono in seconda visione, quei cinema dove è sicuro che incontri le coppiette di mezza età, i dodicenni alle prese con le loro prime uscite "da soli" insieme alla comitiva formatasi in classe, oppure -come me- il prof di matematica del 5^ anno! :P 
Ma comunque, venendo al film, grandissimo successo inaspettato al botteghino già i primissimi giorni dopo l'uscita! A me non aveva suscitato granché interesse, ma un cinema non si rifiuta mai, giusto?! 
Credo che tutti si immagino che la pellicola ruota intorno agli stereotipi che la gente del Nord Italia attribuisce alla gente del Sud, ossia che siamo rozzi, delinquenti, rumorosi, villani, che parliamo sempre in dialetto e che gesticoliamo frequentemente XD ma anche questo è uno stereotipo perché non è vero che tutti quelli del Nord ci disegnano in questa maniera! Ma invece nel film, Alberto (Claudio Bisio) e Silvia (Angela Finocchiaro) hanno questa idea razzista e antica del Sud. E il peggio arriva quando Alberto, direttore di un ufficio postale di una cittadina della Brianza, ottiene trasferimento niente poco di meno a: Castellabate in Campania (posto fantastico che ricorda un pò Castelmola vicino Taormina). Alberto, terrorizzato da quello che troverà, parte con tanto di giubbotto antiproiettile e crema solare protezione 50 (che esagerazioneeee XD) e una volta giunto al paesino dovrà imparare a convivere con dei simpaticissimi e tipici colleghi dal marcato accento campano e tutte le loro strambe abitudini ! Ma com'era prevedibile immaginarsi, Alberto si affezionerà a tutte le usanze caratteristiche del posto, e agli abituali clienti della posta, e inoltre si farà un nuovo e grande amico, il postino Mattia (Alessandro Siani) innamorato perso della bella (e brava ci sta tutto) Maria (Valentina Lodovini), impiegata della posta. Io un bel 7 pieno glielo do a questo film, perchè trasmette quel messaggio che molti (compresa io) non riusciamo a ficcarcelo bene in testa: mai partire prevenuti in nulla, constatare personalmente e poi solo dopo dare un proprio giudizio. Bella commedia, ho riso in tantissime scene!  E inoltre, resto ferma dell'idea che il cinema italiano non è solo Christian De Sica con le sue porno dive in bikini (nel migliore dei casi). Anche noi in Italia riusciamo a creare le nostre piccole  creazioni cinematografiche, come in questo caso: con un modesto budget e con poche pretese. Aspettiamoci già il preannunciato seguito: Benvenuti Al Nord :P
Dimenticavo di dire, è il remake della pellicola francese Giù Al Nord del 2008, che possibilmente vedrò se mi capiterà :)

lunedì 6 dicembre 2010

You Will Meet a Tall Dark Stranger

 
Avrei voluto scrivere questo post con uno spirito diverso, e invece mi ritrovo un pò delusa da questo ultimo film scritto e diretto dal caro vecchio Woody Allen. A dir la verità ero rimasta anche delusa dal precedente film, Basta Che Funzioni, ma in quest'ultima pellicola ho solo ritrovato tanti elementi riciclati dai precedenti film.
Nella cornice della città musa ispiratrice di Woody, Londra, scorrono le vite di Alfie (Anthony Hopkins) che si ritrova in inoltrata crisi di mezza età, e per ritrovare il suo spirito giovine ancora in pieno vigore decide di sposare una giovanissima e svampita "attrice" dalla voce veramente molto irritante, che in realtà svolge tutt'altro lavoro...(avete capito no?!), Alfie divorzia dalla sua ex moglie, Helena, che anch'essa in crisi esistenziale si affida nelle mani di una Guru per farsi guidare nelle giuste scelte da compiere. Loro hanno una figlia, Sally (Naomi Watts) sposata con Roy ( il sosia di Ridge di Beautiful, è identicooo). Sally trova lavoro come segretaria presso la galleria d'arte di un tipo, Greg (Antonio Banderas) mentre Roy, laureato in medicina, cerca disperatamente qualcuno che pubblichi il suo primo romanzo.
Questa trama non dice praticamente nulla di nuovo, sono temi triti e ritriti che Allen ha molto spesso introdotto nei suoi film ma con un suo stile peculiare ed inconfondibile. Invece questa volta, ahimè, non ho avuto per niente l'impressione di stare vedendo una pellicola di questo grande regista (che continuo a considerare tale). Non ho trovato un vero significato nella trama, il messaggio che, secondo me, ci vuole lanciare è il fatto che siamo totalmente accecati dall' Illusione. Nella nostra vita compiamo tantissime scelte, grandi o piccole che siano, ma quello che ci spinge a compierle è solo l'illusione che quello che vorremmo avere sia migliore di ciò che abbiamo avuto prima e a cui stiamo rinunciando per avere in cambio NULLA, solo una novità che è destinata a scadere anch'essa. Nel caso del film, Alfie divorzia da Helena perchè è illuso dall'idea che allontanandosi dalla sua attempata moglie possa tornare indietro di vent'anni, possa rivivere la sua sfiorita giovinezza. Anche il titolo stesso, l'utilizzo di un verbo futuro, ci suggerisce come nulla è dato per certo, non è scritto da nessuna parte che chiunque sia destinato ad incontrare il fatidico uomo dei propri sogni, sempre se esista, sempre se una volta incontrato sia proprio quello. Il cinismo di Allen mi affascina, è un pò l'idea che ho io della vita.
Nel mondo di Allen il "per sempre" non esiste. Ce lo ha proposto nei recenti Match Point e Vicky Cristina Barcelona, e ce lo continua a proporre. Però siamo un pò stanchi di questi non-finali che lasciano libera interpretazione allo spettatore, che non ti danno speranza di nulla. Anche in questo film è presente la voce fuori campo, che già all'inizio del film ci avverte che si tratta di una storia senza troppo significato, di cui "non rimane nulla" citando la stessa frase di Shakespeare posta all'inizio.
Voglio continuare a dare fiducia a questo grande Signore, e quindi attenderò il prossimo film che uscirà puntualmente il prossimo anno (Woody è famoso anche perché pubblica annualmente un film) il titolo sarà Midnight in Paris, già titolo di gran classe. Speriamo bene.

"L'uomo ha bisogno di illusioni come dell'aria che respira"