Io e...Nana

Non so spiegare il legame che ho con questo manga, anzi io non lo chiamo mai in questo modo perchè per me Nana rappresenta tantissimo e usare quel termine è riduttivo. Perchè per me non è solo un semplice manga, delle tavole disegnate, per me è tantissimo altro.
Adesso che volevo parlare di questo fantastico mondo a cui sento di appartenere da sempre, non mi escono le giuste parole. Purtroppo a me succede così, quello che mi tocca dentro in prima persona non riesco mai  ad esprimerlo agli altri nello stesso modo in cui lo provo dentro me . Non riesco a trasformare in parole le mie emozioni e quindi il risultato che ne viene fuori non rende allo stesso modo in cui lo provo, e alla fine escono semplici e banali espressioni completamente anonime agli occhi degli altri ma che io le sento dentro vive, perchè le vivo, le percepisco come se fossero mie, le faccio mie.

Solo che come tutte le belle cose che vorresti non finissero mai, oggi ho provato la spiacevole sensazione che la fine è prossima. Oggi più delle altre volte mi sono impregnata di Nana, mi sono infilzata dentro di me la malinconia di cui si sta nutrendo la storia e ho pianto da star male. Doveva andare per forza così? Evidentemente sì, ha ritenuto che fosse giusto così. Adesso mi porto dietro un angoscia indescribile, che non vuole andare via. Credo che dopo tutto quello che sta succedendo sarà difficile riprendere il vecchio stampo, ma è anche vero che Nana non è mai stato un manga leggero da passatempo. A me regala tanti momenti di meditazione e riflessione. Nana non mi spegne, al contrario di quello che invece mi circonda. Ma questo è un altro argomento.